Benvenuti al Centro Ottico Buona Visione: Professionalità e Cura per la tua Vista!

LA NOSTRA STORIA ... Sabrina e Antonio

Nel lontano 2006 da poco 18enne e con accanto il mio compagno di vita a sostenermi incondizionatamente, mi ritrovo un po’ per caso ad iscrivermi al Corso di Laurea In Ottica e Optometria di Lecce, anch’esso come me era agli albori della sua carriera, ma pieno di entusiasmo ed aspettative.

Dalle prime ore in laboratorio ho subito capito che io e l’Optometria eravamo fatti l’uno per l’altra, mettere il mio bel camice bianco, maneggiare quelle lenti rosse e nere, utilizzare quegli strumenti, così nuovi per me, applicare lenti a contatto ai miei compagni di corso, (perché ovviamente le cavie eravamo noi stessi, dei maldestri tentativi di approccio a questo mondo) mi riempivano il cuore di pace e gioia.

Nell’aprile 2010 finisco il mio percorso universitario, mi abilito alla professione di ottico e inizia la mia carriera professionale come ottico presso Spagnoletti Fabbrica Occhiali, dove imparo il mestiere “sul campo”; mentre Antonio lavora già da un po’ di anni come serramentista presso un’azienda locale.

Durante il mio percorso lavorativo, la mia voglia di arricchire le mie conoscenze non si placa e frequento un corso di specializzazione in Training Visivo Optometrico. Questo mi ha permesso di capire realmente quanto l’Optometrista può fare la differenza nella vita delle persone.

A livello corticale la visione è presente in più di 30 aree del nostro cervello e il training ci permette di lavorare sulle abilità visive per migliorare il nostro approccio al mondo.

Nell’ottobre 2012 io e Antonio diventiamo Marito e Moglie, siamo molto felici giovani e abbiamo un bell’equilibrio. Continuo a crescere professionalmente grazie anche alla fiducia del mio datore di lavoro Alessandro, che mi pone come responsabile dell’appena nata filiale di Tricase, che diventerà la mia seconda casa e famiglia. Nel frattempo l’aggiornamento resta una costante del mio percorso.

Arrivano i momenti bui… nel 2018 a causa della crisi, Antonio perde il lavoro, nel 2019 suo padre si ammala

e viene a mancare dopo 9 mesi di malattia, in pieno

lock down, lontani da tutti e con il lutto nel cuore.